Univerza na Primorskem Fakulteta za matematiko, naravoslovje in informacijske tehnologije

Cikel predavanj Famnitovi Biološki večeri 2023/24.

S predavanjem "Skrivnostna kozača (Strix uralensis) kot končni plenilec v gozdnem ekosistemu: od favnističnih popisov do ekosistemskih raziskav" se je zaključil niz Famnitovih bioloških večerov za študijsko leto 2023/24.

Vabljeni, da se nam ponovno pridružite naslednje leto!

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“Širok spekter tematik s področja aktualnih in aplikativnih raziskav biodiverzitete”

Serate biologiche nell'anno accademico 2020/21 in italiano

natisni

DIVERSITÁ E CONSERVAZIONE DELLA FAUNA SOTTERRANEA SLOVENA

La conferenza: La ricerca sulla "biologia delle caverne" occupa un posto speciale nella storia della speleologia in Slovenia. Fu nel territorio sloveno che, con la scoperta dei primi animali delle caverne, la palude e lo scarabeo dal collo piccolo, i ricercatori iniziarono a rendersi conto che la vita esiste anche nel sottosuolo altrimenti inospitale. La speleobiologia - la scienza della biologia degli habitat sotterranei - ha avuto inizio sul nostro territorio. Ad oggi, centinaia di specie sotterranee sono state scoperte e descritte in Slovenia. Ogni anno vengono scoperte le specie nuove.

Ma non tutto è così roseo come sembra a prima vista. Sia gli animali sotterranei che i loro ambienti di vita non sono indipendenti dalla nostra attività di superficie: le persone spesso espongono gli animali sotterranei a varie influenze negative attraverso le loro attività, che possono anche mettere in pericolo la loro esistenza. A causa dell'eccezionale importanza della diversità degli animali sotterranei, la cui ricchezza rende la Slovenia addirittura ai vertici del mondo, dobbiamo poter trasmettere questa ricchezza ai nostri discendenti. 

Il relatore: Teo Delić (Split, 1986), Università di Lubiana, Facoltà di biotecnologia, Dipartimento di biologia, Gruppo di speleobiologia.
In quanto amante giurato delle regioni mediterranee, dedica a queste gran parte del suo lavoro di ricerca. Con sola differenza che è più attratto dalla profondità del sottosuolo, invisibile agli occhi, e dalle peculiarità della vita nelle grotte carsiche. Nel suo lavoro si occupa di vari livelli di ricerca nel campo della speleobiologia, la scienza della biologia degli habitat sotterranei, che include la fauna, l'ecologia, la filogenesi e la biogeografia dei troglobioni dinarici, cioè organismi adattati alla vita sotterranea.


Teo Delić

 
Aphenopidius treulandi                                        Monolistra bolei


BIODIVERSITÀ - TROPPO SERIO PER SCHERZARCI SU

La conferenza: La conferenza dal titolo »Biodiversità - troppo serio per scherzarci su« deriva dall'ambito di LIFE, progetto di NATURAVIVA guidato dall'Istituto nazionale di biologia in collaborazione con altri nove partner. Lo scopo del progetto è divulgare il significato di biodiversità, il perché è in pericolo ed il ruolo fondamentale che ha per la nostra esistenza. Tutti i tre gli argomenti erano trattati durante la conferenza, inoltre saranno presentate anche le sfide che stanno affrontando gli ambientalisti, che vogliono mantenere la biodiversità funzionalmente. »Spoler alert« - la sfida più grande è convincere le persone ad ascoltarti.

Il relatore: Il Dott. Davorin Tome è nato nel 1962 a Ljubljana, dove ha anche conseguito la laurea ed il dottorato alla Facoltà di biotecnologia, sezione di biologia. Lavora come consulente scientifico all'Istituto nazionale di biologia. Nell'ambito della ricerca si occupa dell'ecologia degli uccelli. Ultimamente ha intrapreso un percorso di divulgazione di conoscenze riguardanti le minacce alla biodiversità e la sua importanza per la conservazione della qualità del nostro stile di vita.
Nel tempo libero ama fotografare la natura, alcune foto le potete vedere qui.


DALLE INQUIETE PARETI DEL CIGLIO DEL CARSO

La conferenza: La vita sulla Terra ha subito almeno sei grandi estinzioni nel corso di quattro miliardi di anni e gli scienziati stimano che oltre il 99% di tutte le specie di organismi che siano mai vissute sulla Terra si siano estinte. Sebbene la Terra oggi sia di nuovo in una crisi di biodiversità, la crisi attuale non può essere paragonata a quelle del passato. Tuttavia, è la prima volta che una tale crisi è stata influenzata in modo significativo da una singola specie animale, vale a dire la specie umana. L'attività dell'uomo segna in modo significativo il territorio ed è paradossale che sugli aridi prati carsici, da esso stesso formati, oggi si nota la sua mancanza, mentre nelle fessure delle rocce di pareti strapiombanti ed inaccessibili, irraggiungibili dall’uomo fino a poco tempo fa, può avere un impatto molto negativo. La Moehringia di Tommasini (Moehringia tommasinii March.) è una di quelle specie vegetali che è stata gravemente colpita dall'attività umana, ma è anche minacciata da processi completamente naturali. Durante la conferenza abbiamo representato i risultati di recenti ricerche condotte alla luce della protezione di questa specie strettamente endemica e in via di estinzione. 

Il relatore: Il Dott. Boštjan Surina si occupa della ricerca della diversità delle piante da fiore nel tempo nell’area mediterranea. Indaga sui problemi della formazione e del mantenimento delle barriere riproduttive tra le singole linee di sviluppo delle piante da fiore con l'ausilio di metodi genetici molecolari classici e moderni. Lavora come docente nel campo della sistematica, ecologia e biologia riproduttiva delle piante presso il Famnit e come curatore di botanica presso il Museo di storia naturale di Fiume.


L' IMPORTANZA DELLE RACCOLTE D'ACQUA IN AMBITO CARSICO

La conferenza: L’acqua in ambito carsico risulta da sempre il bene più prezioso. Per poterlo abitare infatti l’uomo ha dovuto realizzare svariate tipologie di invasi, la cui manutenzione veniva gestita con estrema cura dalla comunità locale, cura che è venuta a mancare quando l’acquedotto ha cominciato a servire anche le zone carsiche. Questi ambienti pero’ risultano estremamente importanti sia per l’abbeverata della fauna selvatica che per la riproduzione di svariate specie di anfibi. Valuteremo le tipologie di raccolte d’acqua e la loro distribuzione sul Carso triestino e la fauna e flora che possiamo trovarvi. 

La relatrice: Gaia Fior è laureata in Scienze Naturali, e si occupa di conservazione della natura e divulgazione scientifica. Come libera professionista si interfaccia con le realtà istituzionali nella Regione Friuli Venezia Giulia per monitoraggi in ambito erpetologico e gestione e ripristino delle piccole raccolte d’acqua e conseguentemente della flora e fauna autoctona presente. Collaboratrice della cooperativa Rogos dal 2015, si occupo di didattica e divulgazione presso varie Riserve naturali regionali ed è consulente scientifico dell’associazione di volontariato Tutori Stagni e Zone Umide del FVG dal 2010.


SFIDE CONTEMPORANEE NELLA PROTEZIONE DEL GUFO REALE IN SLOVENIA

La conferenza: La poplazione del Gufo reale in Slovenia è monitorata regolarmente dal 1999. Per una protezione efficace naturalmente non è sufficiente soltanto contare gli esemplari. Nel caso di organismi longevi, come Gufo reale, la specie può essere presente nell'area molto tempo dopo che non si riproduce più con successo. I fattori di pericolo si verificano spesso molto prima che la specie scompaia e solo una ricerca mirata aiuta a rilevarli prima che l'esistenza della specie subisca gravi conseguenze. Gli esperti hanno iniziato con i censimenti individuali della popolazione slovena del Gufo reale. A causa del numero degli esemplari hanno proseguito con censimenti di gruppo e di guardiani di nidi individuali (https://uharica.ptice.si/). Recentemente, è stata utilizzata la telemetria per rilevare linee elettriche problematiche che si sono rivelate una minaccia significativa per la specie. E' in corso di risanemento di queste linee. La conferenza ha presentato problemi di protezione e la possibilità di coinvolgimento personale in questo processo, oltre che i lati nascosti della vita del Gufo reale che ci viene rivelata dalla telemetria e dalle telecamere sui nidi.

Il relatore: Tomaž Mihelič è un ornitologo dell'Associazione per l'osservazione e lo studio degli uccelli della Slovenia. È stato il principale coordinatore del nuovo Atlante degli uccelli della Slovenia (https://www.ptice.si/atlas/) e l'organizzatore di numerosi censimenti degli gruppi degli uccelli in Slovenia. Attualmente si occupa della risoluzione del problema della protezione del Gufo reale reale del Carso nell'ambito del progetto di coesione Za Kras (Per il Carso) e della protezione del gallo cedrone e della pernice bianca nel Parco nazionale del Triglav nell'ambito del progetto di coesione Vrh Julijcev (Le cime delle Alpi Giulie). Il suo campo sono principalmente specie di uccelli di montagna e di foresta, nonché specie di pareti rocciose. Conduce ricerche sull'impatto degli impianti energetici (parchi eolici e linee elettriche) sugli uccelli. Conduce numerose ricerche telemetriche sugli uccelli, le più recenti sul Gufo reale sul Carso, il gallo cedrone nel Parco nazionale del Triglav e il falco pellegrino in tutta la Slovenia.


LE PIANTE MI HANNO RACCONTATO

La conferenza: La flora dell'Istria slovena è varia e interessante in quanto riflette tutte le caratteristiche ambientali e geografiche di questo territorio sospeso tra il Mediterraneo e l'Europa centrale. Anche la storia di questa zona, varia e vivace, ha segnato fortemente la vegetazione dell’area. Il relatore ci immergerà nel mondo vegetale dell'Istria slovena attraverso i cambiamenti che ha subito durante la sua storia.

Il relatore: Il docente dott. Peter Glasnović è un insegnante e ricercatore dell'UP FAMNIT, che si occupa principalmente delle ricerche sulla diversità della vegetazione del Litorale sloveno, la biologia della vegetazione e sui modelli di biodiversità del Mediterraneo e della penisola balcanica. La sua ricerca e le attività didattiche includono spesso strumenti e analisi territoriali.

  


GLI EFFETTI PSICOLOGICI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
GLI EFFETTI DELLA MANCANZA DI ACQUA SULLA SALUTE MENTALE

La conferenza: La mancanza di sicure fonti d'acqua è uno dei maggiori problemi che dovremo affrontare nel secolo corrente. L'Organizzazione mondiale della sanità stima che entro il 2050 il 40% della popolazione mondiale vivrà con gravi carenze idriche. Questo non è dovuto solo alle caratteristiche geografiche delle aree colpite, ma soprattutto all'inadeguate politiche di gestione dell'acqua che sfruttano le risorse idriche in linea con maggiori plusvalenze e a scapito di altri utenti dell'acqua che soffrono per la mancanza d'acqua o per il suo inquinamento. Negli ultimi decenni è stato scritto molto delle conseguenze sociali ed economiche sulle popolazoni colpite del scarso accesso all'acqua. Pochi sono stati gli studi ad indagare sul legame tra salute psicologica e scarsità d'acqua. Nell'intervento dr. Ženko presenterà i risultati di uno studio condotto nelle vicinanze del lago Urmia in Iran che si trova, come il lago d'Aral, sull'orlo dell'essiccazione. Lo studio ha rivelato gli effetti della mancanza di acqua sulla salute mentale della popolazione circostante. Vale a dire, la mancanza di acqua, attraverso la solastalgia, le conseguenze economiche, sociali e sanitarie, contribuisce in modo significativo allo sviluppo di molti disturbi psicologici. 

La relatrice: La Dott. Maja Ženko ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze e tecnologie ambientali presso l'Istituto di Scienze e Tecnologie Ambientali dell'Università Autonoma di Barcellona. Il suo principale campo di ricerca è l'ecologia politica. Nel corso delle sue ricerche ha studiato principalmente gli impatti sociali delle alterazioni dei flussi d'acqua, con particolare attenzione agli effetti sulla salute mentale e all'accesso all'acqua per le minoranze etniche. Ha pubblicato su diverse riviste scientifiche, partecipato in veste di relatrice alle conferenze internazionali. Una parte della sua ricerca è stata condotta presso l'Università di Reading nel Regno Unito.


CARSO: LA TERRA PROMESSA DELLE FARFALLE?

La conferenza: I ricercatori dell' Univerza na Primorskem / Università del Litorale - Facoltà di Matematica, Scienze Naturali e Informatica (Dipartimento di Biodiversità) già dal 2011 studiano diversi aspetti ecologici delle specie selezionate di farfalle diurne.  Le farfalle sono buoni bioindicatori, ciò significa che rispondono rapidamente ai cambiamenti dell'ambiente in cui vivono, e che quindi è possibile determinare anche l'impatto di vari fattori di stress (pascolo, vegetazione eccessiva, incendi), che si riflettono nella modifica della struttura della popolazione e nella densità delle specie selezionate. La conferenza ha presentato esempi di studi di popolazione delle specie di farfalle selezionate in relazione ai cambiamenti ambientali, ai quali l'uomo stesso contribuisce in larga misura.

Il relatore: Il dr. Jure Jugovic ha conseguito il dottorato di ricerca in biologia nel 2010 ed è attualmente ricercatore e docente presso l'Univerza na Primorskem/Università del Litorale (Facoltà di Matematica, Scienze naturali e Informatica), dove insegna diverse materie nel campo della zoologia e della biologia della conservazione. Conduce ricerche nel campo della tassonomia di gruppi scelti di crostacei (Caridea, Asellota) e dell'ecologia delle farfalle diurne (Lepidoptera: Rhopalocera). Guida gli studenti nella preparazione delle tesi e partecipa attivamente ad alcuni progetti studenteschi e internazionali. Collabora inoltre con il progetto »ENGREEN -  Potenziamento delle infrastrutture verdi nell'ambiente transfrontaliero di IT-SI«.

  


ABITANTI DEI MURETTI A SECCO
ADATTAMENTI DEI RETTILI ALLA VITA TRA LE ROCCE

La conferenza: I muretti a secco sono strutture costruite dall'uomo con l'utilizzo delle pietre quale elemento costitutivo principale, senza alcun legante. Negli spazi vuoti tra le pietre molti organismi adattati alla vita tra le rocce trovano posti idonei dove stabilirsi. Tra loro ci sono anche molte specie di rettili. In Slovenia esistono 22 specie di rettili, classificate in tre gruppi: lucertole, serpenti e tartarughe. Con i loro adattamenti specifici e comportamenti corporei sono tutti estremamente ben adattati allo stile di vita sul suolo terrestre. La loro pelle è infatti ricoperta di squame cornee, mentre le loro uova hanno una membrana dura (solo alcune specie sono vivipare). Alcune specie sono particolarmente adatte a muoversi su terreni rocciosi e ad arrampicarsi. Alcune specie, per cacciare melgio le prede nelle fessure, hanno sviluppato corpi appiattiti. Gli adattamenti dei rettili alla vita tra le rocce erano il filo conduttore della conferenza, dove erano presentate in modo più dettagliato le specie che si possono trovare sui muretti a secco in Slovenia.

La relatrice: La Dott. Anamarija Žagar è ricercatrice associata presso il Dipartimento di ricerca su organismi ed ecosistemi presso l'Istituto nazionale sloveno di biologia e ricercatrice presso l'Istituto CIBIO InBIO dell'Università di Porto in Portogallo. Attualmente sta conducendo un progetto di ricerca dal titolo: "WETADAPT - Potenziale adattivo e plastico della fisiologia ectotermica ai cambiamenti climatici". Partecipa anche ai progetti di ricerca "GCRESPONSE, A reptile model and 3600 m of altitudinal gradient to infer the ectotherm responses to global change in Portugal", sostenuti dalla Science Foundation dello Stato del Portogallo. Oltre alla ricerca presso l'Istituto nazionale partecipa anche al progetto LIFE NATURAVIVA, Biodiversity – arte della vita, cui scopo principale è la sensibilizzazione sull'importanza della biodiversità per l'uomo.



Parte delle conferenze si sono svolte nell'ambito del progetto
Engreen - Potenziamento delle infrastrutture verdi nell'ambiente transfrontaliero di IT-SI.